Il ruolo degli animali domestici, dopo la violenza

La violenza cambia, completamente, la vita di chi l’ha subita. In che modo? Cosa c’è dopo l’oscuro tunnel? Gli animali domestici possono aiutare a sanare il trauma? Naturalmente, porsi questa domanda significa essere comunque tra le fortunate: quelle che ce l’hanno fatta. Sono riuscite a liberarsi dal carnefice e possono iniziare a sognare una nuova vita.

Eppure, lo scarto tra sogno e realtà è sempre incisivo. La rinascita è complicata e necessita di un duro lavoro su sé stesse. Nei miei articoli ho sempre sottolineato il ruolo attivo della vittima, non come soggetto inerme al quale è capitato il misfatto. Occorre chiedersi, invece, il motivo per cui sia accaduto e guardare in faccia le proprie fragilità.

La psicoterapia resta la soluzione migliore, ma sempre accompagnata da tanta volontà di guarire. Quali sono le ferite da sanare? La più profonda, quella che continuerà a sanguinare a lungo, anche a distanza di tempo dai soprusi, è la fiducia. Fiducia in sé stesse e negli altri.

Sarà normale dubitare di tutti, darsi colpe che in fondo non abbiamo. Così come accadrà di avere paura di amare. E invece è proprio l’amore la migliore cura. Ma non bisogna forzare le cose, accelerando i tempi. Occorre, prima di tutto, imparare ad amarsi, prima di amare ancora.

Allora, spazio alle proprie passioni, a ciò che ci fa sentire vive. Nella mia personale esperienza, sono stati gli animali domestici a impartire la difficile lezione della fiducia. Cani e gatti si fidano spontaneamente degli esseri umani, non si chiedono come andrà a finire. Semplicemente, vivono il presente e non compiono mai del male per necessità di ferire.

Pertanto, nei prossimi articoli tratteremo anche questo argomento. L’appena passata pandemia, che ha colpito il mondo intero, è stata accompagnata da una crescita esponenziale di animali domestici all’interno delle famiglie. Hanno aiutato i loro proprietari ad affrontare gli stati di ansia e isolamento, imposti dall’emergenza sanitaria.

Purtroppo, alle copiose adozioni sono seguiti gli innumerevoli abbandoni. Finita la pandemia, in molti si sono disfatti dei loro amici a quattro zampe, come fossero medicine scadute.

https://www.ilmessaggero.it/animali/animali_abbandoni_dopo_pandemia_cani_gatti_cosa_succede-7036213.html

Un animale è per sempre. Con i nostri pelosi si instaura un vero e proprio rapporto d’amore. Hanno le capacità nascoste e silenziose per curare i nostri cuori affranti, ma non smettono mai di insegnarci qualcosa di nobile e prezioso, anche quando tutto sembra andare meglio.

Dopo la violenza, ci sono loro: dolci speranze in un mondo, troppo spesso marcio. Occhi puri, attraverso i quali tornare a guardarsi attorno. Fibre elastiche di amore, vivono di gesti caritatevoli, senza neppure sapere che è sempre di più ciò che elargiscono loro.

Leggi questi versi https://www.violenzadonne.com/ti-auguro-te-stessa/

Esiste solo la violenza di genere?

Sentiamo, spesso, parlare di violenza di genere, relativamente a quella messa in atto da un soggetto maschile ai danni di una creatura femminile. Ma la violenza ha davvero un solo genere?

Questo blog nasce per approfondire e informare circa la violenza sulle donne, ma in nessun articolo viene detto che sia l’unica forma di prevaricazione. La scelta personale di dedicarmi a questo argomento è nata dal fatto che l’ho vissuta in prima persona, in quanto donna.

Ma tutti sappiamo che qualsiasi essere vivente può subire violenza: esiste quella sui bambini, sugli anziani, sugli uomini e persino sugli animali. Leggiamo anche di notizie di cronaca nera in cui le vittime sono i genitori.

In questo pozzo buio e profondo, chiamato violenza, ho voluto dedicare la mia attività giornalistica a una delle sue molteplici facce.

I dati forniti dall’ISTAT parlano chiaro e la forma di violenza più diffusa nel mondo resta comunque quella sulle donne. Con questo, nessuno vuole sottovalutare o sminuire tutti gli altri soprusi, che siano fisici o psicologici. https://www.open.online/2022/11/24/istat-rapporto-omicidi-2022/

Tuttavia resta cruciale chiedersi: perché gli esseri viventi più abusati al mondo sono le donne? Lo scopo del blog è cercare risposte a questa complicata domanda, che affonda le sue radici nelle motivazioni storiche, culturali e giuridiche. Un arido terreno, che porta ancora nel 2023 a una disparità tra i due sessi in ogni campo, addirittura in quello lavorativo. https://www.violenzadonne.com/la-donna-quella-violenza-iniziata-tanti-anni/#comment-2427

Dunque, ben venga che si parli di violenza sugli uomini, ma senza ribaltare la realtà o affogare nell’immenso oceano della violenza i dati rilevati sulla violenza di genere.

A conclusione di questo dovuto chiarimento, auguro buon lavoro a tutti i miei colleghi, nel rispetto reciproco della deontologia professionale. https://www.newnotizie.it/2022/11/25/giornata-contro-la-violenza-sulle-donne-quando-la-retorica-sui-maschicidi-non-tiene-i-dati-a-confronto/

Festival del Romance

Sarò presente con i miei libri al Festival del Romance di Roma nei fine settimana 8/9 e 29/30 ottobre

Aggiornamento informazioni: sarò presente al Festival del Romance di Roma anche nel fine settimana dell’8 e 9 ottobre, oltre a quello già annunciato del 29 e 30 del medesimo mese. Vi aspetto con i miei libri e tanti gadget in via di Valle Aurelia, presso il centro commerciale AURA dalle ore 10 alle 19.

https://roma.repubblica.it/dossier-adv/eccellenze-lazio/2022/06/06/news/il_festival-del_romance_di_roma-352403107/?_vfz=medium%3Dsharebar

https://www.violenzadonne.com/novita-in-arrivo/

Novità in arrivo

Quali novità in arrivo a breve termine? Durante il fine settimana del 29-30 ottobre 2022, sarò presente alla seconda edizione del BUKRomance, Festival del Romance, promosso dall’Agenzia Letteraria Tralerighe, che si terrà a Roma presso gli spazi espositivi del Centro Commerciale AURA in Via di Valle Aurelia 30. Con l’occasione potrete acquistare i miei libri, “Manuale di sopravvivenza” e “Su ali di farfalla”. E ancora interviste, presentazioni ed eventi firma copie: un modo per affrontare, insieme, temi come la violenza sulle donne, la manipolazione psicologica e tanto altro.

I vari volti della violenza sulle donne

La violenza sulle donne ha vari volti: psicologica, fisica, economica, sociale. Alcune volte, non termina con il finire della relazione. Quando accade ciò? Nei casi in cui si abbiano dei figli in comune con il maltrattante.

Il saggio “Manuale di sopravvivenza” fa luce proprio su un volto della violenza, ancora in penombra. Il libro è stato scelto dalla redazione de ilmiolibro.it perché illustra, in modo pratico, gli innumerevoli modi dell’aguzzino di ostacolare l’ex partner o moglie. Quello preferito? Espropriare la donna del suo ruolo di madre. Una ferita profonda, veicolata non mediante una lama o un proiettile, bensì usando i figli. La scena del crimine non prevede spargimento di sangue, ma ha come sfondo i tribunali italiani.

Per leggere l’intero articolo, presente nella rubrica dal titolo “Come la vita” e firmata Nat, clicca qui https://ilmiolibro.kataweb.it/articolo/scrivere/619521/vicoli-bui-schiaffi-e-tribunali-quella-paura-li-la-raccontano-le-donne/?ref=mail3

Un saggio pratico per non far sentire sole le donne vittime di violenza

Quanto spesso capita a una donna, dopo essersi separata da un soggetto narcisista e violento, di dover condividere l’affidamento dei figli con lo stesso? Una condivisione che inevitabilmente condurrà a nuove vessazioni e a un protrarsi della violenza, alla quale si sperava di avere messo la parola fine. Una violenza così sottile da parte di un aguzzino così furbo e subdolo da non essere facilmente individuabile e tale da far sì che ci si ritrovi con pochi mezzi a disposizione per la propria difesa. Una battaglia dunque non solo difficile da combattere ma la cui posta è alta, altissima: il benessere del minore e il diritto alla maternità. […]

Non è un saggio costruito in astratto, bensì illustra le diverse problematiche che si potrebbero presentare di volta in volta nella gestione condivisa dei minori e in che modo l’uomo potrebbe remare contro l’ex compagna, mettendole i bastoni tra le ruote senza esitazione, un atteggiamento incontrollatamente e totalmente distruttivo.

“Ma un narcisista maligno non si accontenta di vincere, ama stravincere. Per questo motivo, sceglie spesso di comunicare in maniera perversa i piani. Sa benissimo che il suo modo di esprimersi è pressoché incomprensibile, ma è altresì certo di come il medesimo può generare nell’interlocutore smarrimento , angoscia e timore. Solitamente dice senza dire: fa allusioni, parla in modo generico, risulta vago e indefinito nel suo incedere. Eppure, non sa fare a meno di sentire lo spavento che cresce nella vittima. In effetti, la paura e la rabbia sono i lacci più potenti con i quali tiene legata a sé la preda.”

Nel libro oltre alle numerose riflessioni in merito all’argomento, uno spazio di rilievo è ricoperto dalla comunicazione linguistica: con acume e sensibilità vengono evidenziati i fini minatori del narcisista mascherati tra le righe di alcune mail riportate, allo stesso tempo l’autrice fornisce consigli per sapervi rispondere in modo da non cadere nella trappola ben elaborata.

Dunque, il saggio è un’opera estremamente pragmatica, aspetto che viene esaltato ancor più dalla prosa asciutta, limpida e alla portata di tutti. Una lettura che consente di approfondire questioni di cui si parla poco o molto spesso accantonate con superficialità.

Non bisogna dimenticare quale sia il fine ultimo della Sansolini: stare vicino alle donne che si trovano a subire le angherie degli ex partner circa l’affidamento, mostrare loro di non essere pazze e fornire comprensione e spunti per superare la situazione in modo vittorioso; perché se da un lato il libro delinea uno scenario scuro, dall’altro è un invito a farcela e a non cedere.

Leggi la recensione completa, cliccando qui

Un manuale pratico per salvare sé stesse e i propri figli dal narcisista patologico

[…] Attraverso questo manuale, l’Autrice si propone di fornire alle sue lettrici, che si ritrovano a vivere situazioni complesse e difficili con un ex dalla personalità narcisista patologica, un valido aiuto per individuare i meccanismi perversi attuati dall’ex e che potrebbero continuare a condizionarla e renderla infelice e vittima. È difficile affrancarsi da un ex perverso o psicopatico, ma – assicura la scrittrice – è un processo non soltanto necessario ma catartico, che permetterà alla donna di non essere più una preda ma di acquisire nuove consapevolezze su sé stessa, sui propri limiti e fragilità, ma ancora più sui propri punti di forza, che nessun ex marito malvagio e sadico deve permettersi di calpestare e umiliare.

È un manuale di agevole lettura, davvero molto interessante, che chiarisce il modus operandi da tenere per neutralizzare i colpi dell’ex partner carnefice, che non sopporta l’idea che colei che egli considerava una sua proprietà possa rifarsi una vita senza di lui e avere un’indipendenza sociale ed economica.

Un essere così cosa farà se non usare i figli in comune per far del male alla donna?

La Sansolini riporta diversi esempi pratici di dialoghi scritti tra la preda e l’offender, analizzandoli e ponendo in evidenza le sottigliezze, i messaggi nascosti e sempre manipolatori e umilianti che si celano dietro le parole infide e false di lui. […]

Il testo fornisce indicazioni molto concrete e pratiche su come reagire e rispondere nelle varie situazioni in cui emerge la natura sadica e manipolatrice dell’offender.

[…] La giornalista ha scritto un testo che, a mio modesto avviso, contiene “istruzioni” davvero molto concrete e valide, adatte a incoraggiare le donne che si trovano in questa situazione complessa e frustrante, affinché riconoscano con chi hanno a che fare, quali armi perverse vengono usate contro di lei, quali tipi di ricatti emotivi, psicologici, economici ecc…, e come fare per non soccombere , ma anzi per rinascere più consapevoli e forti. Per il proprio bene e anche per quello delle povere e innocenti creature coinvolte in questa triste realtà.

Ho apprezzato molto il voler mettere l’accento sul fatto che anche se il percorso verso la libertà sia costellato da lacrime , delusioni, paure ansietà , esso meriti di essere portato avanti perché c’è la possibilità di uscire fuori dal tunnel; saranno necessari coraggio, forza di volontà, determinazione, ma ne varrà la pena, perché “sopravvivere a un uomo simile fa sicuramente, di noi, donne più forti e sicure”.

Per leggere l’intera recensione clicca qui