Ti auguro te stessa

Non ti auguro di trovare l’amore

ma te stessa, perché è solo da quel momento

che non accetterai più alcuna violenza.

Non ti auguro di crescere in fretta,

ma di aggiungere ai tuoi anni la fanciullezza:

sarà la bambina dentro di te a difenderti

sempre, in ogni evenienza.

Avevi messo tra i sogni al primo posto

la famiglia, poi ti sei scoperta

completa anche senza.

Non guardare alle ferite passate,

ricorda invece l’amore di cui sei stata capace.

E ogni volta che tornerà la paura

dovrai combatterla con accettazione e cura.

Capiterà che chiuderai il tuo cuore:

non forzarlo e naturalmente si aprirà,

se è amore.

Ti auguro di passare notti insonni per la tua passione,

non per un uomo e la sua magica sparizione.

Ti auguro di cercare qualsiasi spiegazione,

ma non l’assurda giustificazione di chi non ti ha rispettata.

Ti auguro di essere sempre libera delle tue scelte,

grandi e piccole,

nei tuoi desideri più nascosti

e in quello che sceglierai di essere.

Lo sceglierai nel migliore dei modi,

perché sei già stata tutto ciò che non avresti voluto.

Ti auguro di uscire con i capelli spettinati

e senza trucco sul viso,

senza che qualcuno abbia spento il tuo sorriso.

Ti auguro abbracci veri, che riscaldano

l’anima e non la frantumano.

Un giorno lascerai quella casa e ti sentirai smarrita,

ma sarà l’inizio di una nuova vita.

Molte volte dirai che non puoi stare lontano da lui,

supererai quei momenti bui.

Della sua mano ricorderai le carezze

e non le atroci bruttezze di cui pure era in grado.

Allora urlerai contro il mondo intero

che non è stato affatto buono con te.

Imprecherai contro l’amore

e tutte le cose belle della vita

saranno invisibili ai tuoi occhi.

Ti auguro quell’oscurità, perché è da lì

che entrerà il filo di luce vera da dove ricomincerai.

Ti auguro di perderti, di annegare e poi ritrovarti.

Ti auguro di rinascere.

E non sarà facile.

Sarà più faticoso della prima volta che sei venuta al mondo,

ora con quella consapevolezza che ti schiaccia come un macigno.

Ti auguro sempre il coraggio di lottare

anche quando ti sembrerà tutto vano e inutile.

Ti auguro di poterti dare il giusto valore

e agli altri l’onore di starti vicino.

Ti auguro la fiducia:

questa sarà per te la lezione più difficile da imparare.

Ti auguro di essere fiera e ribelle,

come nessuna principessa delle favole è mai potuta essere.

Ti auguro la grinta di reagire per i tuoi figli

e capirai che una mamma serena e completa

non deve essere necessariamente accompagnata.

Ti auguro di scoprire che l’amore vero ha molteplici sfumature

e quello tra uomo e donna è solo una parte infinitesimale.

Ti auguro più verità e meno scuse,

responsabilità e non colpe.

Ti auguro di mantenere intatta la tua innata dolcezza

e ancora la determinazione di batterti per la giustizia.

Ti auguro il sogno di un mondo migliore,

dove sia punita la violenza e il suo autore.

Ti auguro di vedere la meraviglia che sei oggi

con quelle cicatrici e il cuore rattoppato.

Ti auguro di amarti più di quanto hai amato

chi non meritava il tuo cuore:

e sarebbe davvero tanto.

Ambra Sansolini

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Il pianista della piazza

 

di Ambra Sansolini

Un giovane ragazzo, uno di quelli che dovrebbe stare già inserito nel mondo del lavoro. Si trova in una piazza, con un pianoforte di legno mezzo rotto, su cui mancano persino alcuni tasti. Ma le note del cuore le possiede tutte. Compensa il vuoto dei tasti con le vibrazioni dell’anima.
Non passa la giornata a fare il bullo in chat. Non si adegua a una società piena di violenza. Sogna di trovarsi in una grande orchestra. Non vede i volti dei passanti, perché sta vivendo il suo sogno. E il suo sogno è quello di mettere in pratica una dote innata. E’ vestito tutto elegante, con il papillon. Perché è così che ci si presenta in una mise da teatro.

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Una di noi: l’amore non è violenza

 

di Ambra Sansolini

Sognava l’amore,

non sapeva esistesse chi si ciba dell’altrui cuore.

Pensava di cambiarlo, rinunciando a sé stessa:

l’amore non pretende e ti fa sentire come una principessa.

 

Accettò il primo schiaffo con la convinzione,

che in fondo si meritasse ogni punizione.

Le continue critiche e umiliazioni

la facevano sentire in difetto:

così solo lui era perfetto.

Vedi

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