I bulli del web: una violenza virtuale e atrocemente reale

 

di Ambra Sansolini

 

Introduzione

Quanto è facile fare i bulli dietro allo schermo di un PC o di un cellulare? Il cyberbullismo è una delle manifestazioni, insieme alla violenza sulle donne, di una società narcisistica e piena di frustrazioni, nella quale soverchiare l’altro fa sentire forti e sicuri. Solitamente il fenomeno riguarda i giovani e i giovanissimi anche preadolescenziali eppure non lascia indenne il mondo degli adulti, dove si nasconde non di rado qualche vigliacco del web.

Quali sono i motivi alla base di questo fenomeno?

Come per tutte le forme di violenza, non esistono motivi o giustificazioni capaci di spiegare certi atteggiamenti. Il più delle volte l’autore del misfatto non conosce l’individuo bersaglio. Si tratta di accanimenti che avvengono per invidia, gelosia o semplicemente per il piacere di arrecare sofferenza a qualcuno. Pertanto, bisogna soffermarsi sul profilo dell’offender.

Perché sta diventando una violenza sempre più frequente?

Certamente il fatto di non esporsi fisicamente ma di restare dietro lo schermo, facilita l’azione del predatore. Purtroppo, ancora si pensa erroneamente che il web sia il luogo dove tutto è possibile. Il paese dell’anonimato. E invece in nessun altro posto resta traccia di ogni mossa come sulla rete Internet. Qualsiasi operazione viene impressa e tradotta in codici specifici indelebili.

Leggi tutto “I bulli del web: una violenza virtuale e atrocemente reale”

“Io sono qui”: tra il ricordo e l’attesa del ritorno

Io ti aspetterò seduto Silenziosamente, Anche Se Staremo Lontani Ma Ti Aspetterò, E Se Quel Giorno Arriverà Non Aver Paura Perché Assieme Combatteremo, e Posso Dirti Che Lì Troverai Le Mie Impronte Sulla Sabbia e Sentirai Sul Tuo Corpo IL Vento Che Ti Accarezzerà Con L’Odore Del Mio Profumo, e Vedrai Con IL Tuo Sguardo IL Mio Sorriso Tra Le Onde Del Mare…Io Sono Lì Ti Aspetterò…. anche se ci vorranno anni ma ti aspetterò…(B.B.)

 

di Ambra Sansolini

Introduzione

Un artista, un cantautore, un ragazzo che sogna un mondo migliore e che attraverso la musica esprime le proprie emozioni: stiamo parlando di Mario Bragaglia, ovvero Brandon Braching. Abbiamo avuto modo di intervistarlo ancora, in occasione del suo secondo brano inedito “Io sono qui”.

Leggi tutto ““Io sono qui”: tra il ricordo e l’attesa del ritorno”

Mario Bragaglia e quella violenza psicologica vinta con il sorriso

 

di Ambra Sansolini

Introduzione

Abbiamo avuto il piacere di ascoltare ancora Mario Bragaglia, in arte Brandon Braching, relativamente al tema della violenza psicologica. Qualche giorno fa, è stato inserito sul sito un test per accertare quanto sia drammaticamente diffuso questo tipo di abuso. Dal sondaggio effettuato è venuto fuori che le persone maggiormente colpite sono quelle sicure di sé, dal carattere forte e capaci di prendere sempre una posizione. In effetti lo scopo principale della vessazione psicologica è proprio quello di minare l’autostima dell’altro. Non c’è nulla di più sbagliato che considerare la violenza come un fenomeno riguardante esclusivamente le persone deboli: in verità accade soprattutto a quelle forti per cercare di indebolirle. Sono invece sempre fragili coloro che la compiono.

Fai anche tu il test

Mario, sei mai stato vittima di violenza psicologica?

Sì, mi è capitato numerose volte.

Questi episodi avvenivano soprattutto tramite azioni oppure parole?

Gli attacchi brutali erano verbali. Ci sono alcune parole che feriscono più delle lame e ti fanno sentire morto dentro.

Leggi tutto “Mario Bragaglia e quella violenza psicologica vinta con il sorriso”

Perché esiste la violenza?

 

di Ambra Sansolini

 

Introduzione

Abbiamo intervistato un giovane talento della musica, Mario Bragaglia. Questo ragazzo ha 23 anni, viene da Ceccano, in provincia di Frosinone e nella sua canzone tratta il tema della violenza. Ha un fare cordiale e solare, la grinta e la determinazione tipiche di un sognatore…

Ciao Mario. Come hai iniziato il tuo percorso nella musica? 

«Bentrovati, è un piacere per me. Fin da bambino giocavo a fare il cantante. All’età di otto anni, immaginavo di avere un pubblico davanti a me, prendevo in mano un qualsiasi oggetto e cantavo. Poi crescendo, ho continuato a coltivare questa mia passione: la giusta medicina che mi rende più forte.»

Leggi tutto “Perché esiste la violenza?”